“Un tappeto di fiori”

levrieroUn prato folto e morbido, “dipinto tutto forse di mille varietà di fiori”, è il verde velluto che dona armoniosa organicità agli elementi del giardino medioevale, così come appare nel proemio della terza giornata del Decameron. Al centro, la “fonte di marmo bianchissimo e con meravigliosi intagli” disseta le pergole di vite in fiore, di rosai bianchi e vermigli e di gelsomini, le spalliere di aranci e cedri carichi di fiori e frutti, concerta nel canto con gli uccelli e ristora gli animali che pascolano nell’ombrosa verdura. 

Il giardino medioevale, molto libero e semplice nell’aspetto strutturale, vive dei suoi elementi naturali, dei fiori e delle piante così spontanei e freschi, così veri eppure carichi di significato simbolico, sollievo per il corpo e più ancora per l’anima. 

I colori, i profumi, le morbidezze, le trasparenze riverberano dalle testimonianze pittoriche di affreschi e codici miniati, dai fondi «millefiori» che popolano la pittura medioevale: particolari solo in apparenza decorativi, frutto di un’accurata e attenta contemplazione che rivela il tutto di cui essi stessi sono parte costitutiva. 

La mia ammirazione per questa rappresentazione della natura è molto profonda e continua a costituire nel tempo fonte di ispirazione per molti miei assai più modesti lavori.

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Farfalle

Cari amici,

lycaena-dispar.jpgdesidero presentarvi l’ampliamento di un piccolo capitolo dedicato alle farfalle, con alcuni nuovi lavori e le tavole a tempera presentate al Concorso “Calendario Naturalistico 2014” del Comune di Cherasco, a cui ho partecipato l’estate scorsa. Si è disvelato un mondo per me fino ad allora inesplorato: sono rimasta affascinata dalle forme impalpabili e dai colori che, ad uno sguardo ora più attento, si mostrano talvolta persino nei nostri giardini e orti urbani.

L’incanto ha comunque prevalso sull’interesse scientifico e un nuovo e più ammirato sguardo ho rivolto alle entusiasmanti esperienze delle antiche manifatture settecentesche, Meissen, Chelsea, Worcester, Nymphemburg: così, in un imperdonabile chiasmo, troverete i piccoli oggetti che mi sono divertita a trarre dalle tavole del concorso, in cui farfalle vere si posano sui loro fiori prediletti in atteggiamenti reali ma estremamente pittorici, accanto ad altri lavori rievocativi delle antiche tavole entomologiche, popolati però da farfalle nate dalla mia fantasia.

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“Antichi boschi”

Cari amici,

desidero presentarvi l’aggiornamento del mio sito, con l’inserimento di nuovi lavori e una più organica composizione delle diverse gallerie: in particolare, oltre ai temi a me sempre cari, un nuovo piccolo capitolo dedicato e ispirato alla splendida ed elegante ceramica persiana dei sec. XIII-XIV, evocativa di fruscianti boschi popolati di uccelli, volpi flessuose, leggiadre gazzelle e cervi dai dolcissimi occhi. Come in tutti i miei lavori, non ho avuto l’intenzione di eseguire copie di originali così alti dal punto di vista storico ed estetico: ho desiderato in qualche modo crearli nuovamente per me, per comprenderli meglio e sentirli intimamente miei.

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